Da Freelance a SRL: la nostra esperienza

Guarda anche il video completo “Perché abbiamo aperto una società insieme!”

Oggi voglio raccontarvi il percorso che nel 2023 ha portato me e la mia socia Valeria Nucera a decidere di chiudere le nostre rispettive partite IVA e intraprendere una nuova avventura professionale fondando insieme la nostra prima azienda e SRL.

Tra queste righe scoprirete che fare impresa è un po’ come avere una relazione amorosa: richiede impegno, comprensione e una visione condivisa

Nel nostro caso, il nostro viaggio è iniziato da una semplice collaborazione tra due freelance e si è trasformato nella nascita di MUNU, la nostra agenzia di comunicazione.

In questo articolo vogliamo raccontarvi:

  1. Come ci siamo conosciute e perché abbiamo deciso di diventare socie
  2. I passi pratici che abbiamo seguito per aprire la nostra SRL
  3. Le sfide e le lezioni apprese nel primo anno di attività

Se state pensando di avviare un’attività con un socio, speriamo che questa condivisione possa esservi utile!

Come ci siamo conosciute: da libere professioniste a socie

La nostra storia inizia nel 2021 quando, ingaggiate dallo stesso cliente, abbiamo collaborato per la prima volta su un progetto legato alla gestione dei social media e alla realizzazione di video interviste.

Federica: "Ricordo perfettamente il momento in cui ho scoperto il lavoro di Valeria: ho visto il suo sito, era fatto benissimo e super professionale, e ne sono rimasta davvero colpita!"

Da quel momento abbiamo iniziato a lavorare insieme, scoprendo quanto ci compensavamo a livello professionale. Entrambe avevamo aperto la partita IVA nel 2019, quindi ci trovavamo allo stesso punto della nostra carriera da freelance. Questo ci ha permesso di confrontarci non solo sui progetti, ma anche sulle sfide tipiche del lavoro autonomo: come gestire i clienti, fare preventivi, organizzare il lavoro e imparare a delegare.

Anche dopo la fine della nostra prima collaborazione, abbiamo continuato a sentirci periodicamente, con lunghe chiamate in cui condividevamo esperienze, dubbi e strategie. È stato proprio in queste conversazioni che abbiamo iniziato a intravedere la possibilità di fare qualcosa di più grande insieme.

L’idea di aprire un’azienda insieme

Nell’estate del 2022, durante una delle nostre solite chiamate, è nato il primo seme dell’idea di creare una realtà più strutturata. Ma per noi non si trattava solo di “fare business”: volevamo costruire qualcosa che rispecchiasse la nostra visione e i nostri valori.

Valeria: "Inizialmente non mi ero mai vista come imprenditrice. Non avevo mai immaginato di costruire un’agenzia. Ma con il tempo mi sono resa conto che gestire tutto da sola non era più sostenibile. Delegare è stata la svolta per me, e quando ho visto quanto bene funzionava il nostro team, l’idea di creare un’azienda ha iniziato a sembrare sempre più concreta."

D’altra parte, se mi seguite fin dagli inizi del mio percorso digitale e professionale (nel 2018) saprete che per me il sogno di costruire qualcosa di più grande era presente fin dall’inizio:

Federica: "Per me diventare freelance è sempre stato il primo step. Ho sempre immaginato di creare una realtà più strutturata, ma ho capito che non avrei mai voluto farlo da sola. Lavorare da soli può diventare molto pesante, e trovare la persona giusta con cui condividere questo percorso era fondamentale per me."

Così abbiamo deciso di non affrettare le cose: invece di buttarci subito nella creazione della società, abbiamo continuato a collaborare su nuovi progetti, questa volta presentandoci ai clienti come un team ma continuando a tenere le nostre partite IVA separate

Volevamo capire se il nostro modo di lavorare insieme potesse funzionare davvero prima di prendere una decisione definitiva.

Ma come abbiamo capito che, alla fine, il nostro “matrimonio professionale s’aveva da fare”? 

Come scegliere il socio giusto: la nostra esperienza

Uno degli insegnamenti più grandi di questo percorso è che scegliere il socio giusto è fondamentale. Se state pensando di avviare un’azienda con qualcuno, ecco tre elementi chiave da considerare:

  1. Competenze complementari

Un buon socio non deve essere una copia di te, ma qualcuno che porta competenze diverse e complementari alle tue. 

  1. Etica e visione condivisa

Avere gli stessi valori è essenziale. Per noi era importante condividere una visione etica della comunicazione, basata sull’impatto positivo e sulla sostenibilità. Questo ci ha dato una direzione chiara fin dall’inizio.

  1. Dialogo e confronto costante

Gestire un’azienda è come una relazione: serve comunicazione. Abbiamo sempre dedicato tempo alle nostre call settimanali per confrontarci apertamente su qualsiasi aspetto dell’azienda.

L’incontro con il nostro terzo socio: il supporto amministrativo e finanziario

Mentre il nostro progetto prendeva forma, Valeria si trovava ad affrontare difficoltà amministrative e gestionali tipiche del passaggio da freelance a imprenditrice. Ed è qui che entra in gioco Ettore, il nostro terzo socio.

Valeria: "Ettore, un mio caro amico, mi ha aiutata a mettere in ordine la parte finanziaria del mio lavoro. Un giorno, parlandogli del nostro progetto con Federica, si è subito appassionato all’idea e ha deciso di supportarci nella fase iniziale della creazione dell’azienda."

Ettore è diventato il nostro socio di minoranza, con un ruolo specifico: aiutarci nella parte finanziaria e amministrativa, così che noi potessimo concentrarci su quello che sappiamo fare meglio: la comunicazione e la gestione del team.

La nascita ufficiale di MUNU

Quindi dopo mesi di brainstorming, pianificazione, confronto, clienti soddisfatti e anche acquisizione di nuovi, il 30 marzo 2023 siamo andate dal notaio e abbiamo ufficialmente costituito la nostra SRL. 🎉

I primi mesi sono stati dedicati a strutturare l’azienda:

  • Definire processi e servizi
  • Creare un team di collaboratori affiatati
  • Organizzare la gestione amministrativa
  • Lavorare sulla brand identity di MUNU

Oggi MUNU conta un team di 7 persone, tra collaboratori interni e freelance, e il nostro obiettivo è crescere in modo sostenibile, senza puntare alla quantità, ma alla qualità del lavoro.

Questa era, in breve, la nostra storia e quella della nascita di MUNU ma, per rendere questo articolo il più completo possibile, ci teniamo a condividere con voi anche i 7 passi pratici che abbiamo seguito per aprire la nostra SRL e che speriamo possano esservi utili da seguire se vorrete intraprendere anche voi questo percorso. 

Guarda anche il video completo “Aprire una SRL: 10 cose da fare (e la nostra esperienza)”

I passi pratici per aprire la nostra SRL

Quando abbiamo deciso di trasformare la nostra collaborazione in una vera azienda, ci siamo trovate davanti a una serie di decisioni importanti e step burocratici. Ecco i passaggi fondamentali che abbiamo seguito:

  1. Scegliere la forma societaria

Abbiamo valutato diverse opzioni e alla fine abbiamo scelto di aprire una SRL (Società a Responsabilità Limitata) perché:

  • È una delle forme societarie più solide e flessibili in Italia
  • Consente un accesso più agevole a finanziamenti e agevolazioni fiscali
  • Protegge il patrimonio personale dei soci
  1. Decidere se aprire la società da soli o con un socio

Uno dei dubbi più grandi per chi apre un’azienda è se farlo da solo o con uno o più soci. Nel nostro caso, abbiamo capito che avere una visione e dei valori condivisi era fondamentale.

Pro di avere un socio:

  • Maggiore scambio di idee e competenze.
  • Supporto emotivo e pratico nella gestione dell’azienda.

Contro:

  • Le decisioni richiedono più confronto.
  • Possono nascere conflitti (se non c’è un allineamento di valori).

Fortunatamente, nel nostro caso ci siamo sempre trovate in sintonia e il confronto ha portato solo valore. Ci auguriamo di cuore che possa continuare sempre così!

  1. Creare un business plan

Abbiamo lavorato con il nostro terzo socio, Ettore, per creare un business plan realistico e sostenibile. Questo documento è stato fondamentale per:

  • Stimare i costi e le entrate previste.
  • Definire una strategia di crescita.
  • Assicurarci che il nostro modello di business fosse sostenibile.
  1. Scegliere commercialista e notaio

Per avviare una società, servono due figure chiave:

  • Il commercialista, che ci ha guidato nella gestione fiscale e contabile.
  • Il notaio, che ha formalizzato l’atto costitutivo e lo statuto dell’azienda.
  1. Aprire il conto aziendale e scegliere un software di fatturazione

Dopo la registrazione della società, abbiamo aperto un conto corrente aziendale e scelto un software di fatturazione, per gestire al meglio la parte amministrativa.

  1. Costruire il team

Abbiamo deciso di combinare collaboratori freelance e dipendenti, creando un team flessibile ma strutturato.

  1. Branding e comunicazione

Ultimo, ma non meno importante: la creazione dell’identità del brand.

  • Nome, logo e payoff
  • Sito web e social media
  • Strategia di comunicazione per raccontare la nostra visione

Lezioni apprese dopo un anno di attività

Gestire un’azienda è un percorso continuo: non si tratta solo di aprire una società, ma di mantenerla e farla crescere nel tempo.

Delegare è fondamentale: per evitare il burnout, bisogna imparare a distribuire le responsabilità.

Avere un network di supporto è essenziale: commercialisti, consulenti, collaboratori e partner sono risorse preziose.

Federica: "Confermo che fare impresa è un po’ come una relazione amorosa: all’inizio c’è entusiasmo, ma poi servono impegno, organizzazione e confronto continuo per farla funzionare."

Conclusione: cosa ci aspetta per il futuro?

Ad oggi, MUNU è un’agenzia in crescita, con un team affiatato e una visione chiara. Il nostro obiettivo non è diventare enormi, ma costruire una realtà che lavori bene, con qualità e passione.

Ce la faremo? Ci impegneremo assolutamente per farcela e continueremo a condividere il nostro percorso sui nostri canali.

Se anche voi state pensando di avviare una vostra attività, speriamo che questa condivisione possa esservi stata utile!

Avete domande o vorreste ulteriori approfondimenti su questo tema? Scrivetecelo nei commenti!

Al prossimo articolo e a presto,

Federica

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